Kano Jigoro e l'Aikido - quello che il Maestro (non) ha detto
Kano Jigoro e l'Aikido - quello che il Maestro (non) ha detto
Il Maestro Kanō fonda il Kōdōkan jūdō nel 1882, dopo avere ottenuto il certificato di trasmissione e il permesso di insegnare Tenjinshin'yōryū e Kitō ryū. Sviluppando nel tempo l'idea del jūdō come metodo dell'impiego più efficace della forza del proprio fisico e del proprio cuore, giunge alla conclusione che il budō nel suo complesso sia una branca del jūdō, e non viceversa.
Si interessa allo studio di altre tradizioni marziali, antiche e nuove, ricercando in esse ciò che corrisponde all'ideale del jūdō così come lo ha concepito. Fra queste lo Shōtōkan Karate di Funakoshi Gichin e il Daitō ryū di Ueshiba Morihei, che sarà in seguito ribattezzato Aikidō.
Tuttavia, non tutto in merito al rapporto fra Kano Jigoro e l'Aikidō è come viene raccontato
Ueshiba Morihei e Mochizuki Minoru |
"QUESTO È VERO JUDO"
Shishida Fumiaki, 8° dan di Aikidō e professore di Filosofia delle Arti Marziali presso l'Università Waseda di Tōkyō, racconta di una visita del Maestro Kanō al dōjō di Ueshiba Morihei a Mejirodai, svoltasi nel 1930. Il Maestro sarebbe stato accompagnato da Mifune Kyūzō e Nagaoka Hideichi, e una volta osservata la dimostrazione di Ueshiba avrebbe affermato "proprio questo è vero jūdō"
Judo’s techniques performed from a distance: Theorigin of Jigoro Kano’s concept and its actualization by Kenji Tomiki, Archives of Budo, Vol.6(4): 165-172.
Ueshiba Kisshōmaru nel suo La Trasmissione di Ueshiba Morihei, riporta la citazione come "proprio questo è il budō che avevo immaginato come ideale, cioè il jūdō genuino". Secondo Kisshōmaru, Kanō affermò:
"Vorrei accogliere Ueshiba nel Kōdōkan, ma probabilmente è impossibile". Così, in cambio, fece in modo che Mochizuki MinoRU, all'epoca 4° dan di Kōdōkan jūdō, diventasse allievo di Ueshiba.
Mochizuki fonderà poi un'arte marziale di sua propria sintesi, denominata Yōseikan budō.
Kudō Ryūta, uno studente di dottorato di Shishida, afferma sostanzialmente lo stesso.
Ueshiba Morihei |
CONTRO IL JUDO
Fumiaki Shishida nel suo articolo "Counter techniques against judo: the process od forming Aikido in 1930s", cita gli appunti dell'ammiraglio Takeshita Osamu per affermare che Ueshiba aveva sviluppato 147 tecniche per contrastare il jūdō. Se è così, due sono i casi: o si tratta del jūdō inteso come jūjutsu, che egli aveva studiato, oppure deve avere avuto egli stesso esperienza della pratica del Kōdōkan jūdō.
LA “VERSIONE” DI JOHN STEVENS
In Aikidō – The Way of Harmony, il noto aikidōka e divulgatore John Stevens scrive:
“Morihei ritornò alla vita agreste e alla vita matrimoniale, ma rimase inquieto. Di carattere sanguigno e irritabile, quasi maniaco-depressivo, cominciò a comportarsi in modo strano – rinchiudendosi per ore nella propria stanza a pregare, alzandosi improvvisamente nel cuore della notte per rovesciarsi addosso acqua fredda, digiunando sulle montagne per giorni. Preoccupato dell’imprevedibile comportamento del figlio, Yoroku (suo padre, N.d.T.) costruì un dojo sul suo terreno e invitò il famoso maestro di jujutsu Takaki Kiyoichi a insegnarsi. Morihei si immerse nell’addestramento e il suo comportamento migliorò considerevolmente".
(Ibidem, p.4)
Stevens omette una serie di dettagli, quali il fatto che durante il periodo in questione Ueshiba rimanesse in una stanza buia a pregare e scaricasse la propria rabbia sui membri della propria famiglia, mostrando sintomi di disordine bipolare.
Soprattutto, sorvola il fatto che Takagi fosse un istruttore di jūdō e un futuro 9° dan del Kōdōkan. Dunque, Ueshiba Morihei ha studiato, fino a un certo punto, anche il Kōdōkan jūdō, mentre non vi sono indizi relativi al fatto che il Maestro Kanō abbia mai praticato Daitō ryū o il successivo Aikidō.
John Stevens riporta anche l'aneddoto della visita del Maestro Kanō e del commento rispetto alla dimostrazione di Ueshiba:
Mentre il nuovo dojo stava venendo costruito, Kano Jigoro fece visita al centro di addestramento temporaneo di Morihei a Mejiro. Dopo essere stato testimone delle tecniche di aiki di Morihei, Jigoro dichiarò: "questo è il mio budo ideale - vero judo". Mandò diversi fra i suoi allievi migliori a studiare con Morihei; uno di questi, Mochizuki Minoru, in seguito sviluppò il suo sistema sullo stile dell'Aikidō".
(ibidem, p.9)
Ci sono alcune importanti differenze nel testo di Stevens.
- È l'unico a collegare l'ammirazione del Maestro Kanō non tanto alla tecnica in sé, ma all'aiki. Nessun'altra fonte ne fa menzione
- Fa dire a Maestro Kanō che le tecniche di aiki sono "il suo budo ideale", mentre in realtà il Maestro Kanō non discute mai né il ki né tanto meno l'aiki in nessuno dei suoi scritti.
- Evita di chiamare per nome l'arte marziale sviluppata da Mochizuki Minoru, lo Yōseikan budō, limitandosi a indicarlo come "Aikido-style system".
Segnaliamo, en passant, che lo stesso John Stevens ad affermare, con disinvoltura, che
I suoi discepoli una volta chiesero a Morihei se le gesta attribuite ai ninja – ad esempio diventare invisibile, camminare sull’acqua etc. – venissero effettivamente messe in pratica. “avete visto troppi film” disse Morihei. “prendere le vostre spade e i vostri bastoni e vi darà una vera dimostrazione di ninjutsu”. Una decina di loro circondarono Morihei al centro del dojo, e non appena attaccarono sentirono una corrente d’aria e Morihei scomparve. “quassù, quassù” udirono Morihei chiamare da metà della seconda rampa di scale a sei metri e mezzo di distanza. Più tardi, tuttavia, Morihei si risentì alquanto quando gli chiesero di fare altri “trucchi” ninja. “State cercando di uccidermi solo per divertirvi? Ogni volta che uno esegue queste tecniche, la sua vita diventa dai cinque ai dieci anni più corta”.
(ibidem, p.10)
Tomiki Kenji |
VERSIONE UNILATERALE
Ad affermare che il Maestro Kanō visita il dōjō di Ueshiba Morihei sono nell'ordine
- Il figlio di Morihei, Kisshōmaru
- L'ammiraglio patrono dell'Aikidō,Takeshita Isamu
- Un allievo di Kisshōmaru e 8° dan di Aikidō, Fumiaki Shishida
- Uno studente di dottorati di quest'ultimo, Kudō Ryūta
Non c'è traccia di questo evento nella biografia di Kanō nè altre fonti del Kōdōkan lo confermano. È quindi lecito nutrire qualche dubbio tanto sulla visita quanto su ciò che il Maestro Kanō possa avere detto nel suo commento.
Ad eccezione di Mochizuki Minoru e, più tardi, Tomiki Kenji, non c'è traccia di altri allievi diretti inviati da Ueshiba nè di allievi di Ueshiba inviati al Kōdōkan. Dal punto di vista tecnico, il contatto fra Kōdōkan goshin jutsu e Aikidō è limitato al Kōdōkan goshin jutsu, compilato peraltro dopo la morte del Maestro Kanō.
Il Maestro Kanō Jigorō |
DIVARIO DI VALORI
Ammettiamo che il Maestro Kanō abbia effettivamente detto "questo è vero jūdō", o una variante di significato simile, dopo avere osservato l'esibizione di Ueshiba. Che cosa intendeva esattamente?
C'è un abisso culturale a separare il Maestro Kanō da Ueshiba Morihei e il Kōdōkan jūdō dall'Aikidō.
Il Maestro Kanō si riconosceva nel Confucianesimo, che è una filosofia rigorosamente laica. Il Kōdōkan jūdō è da un lato l'espressione della tensione confuciana verso l'ordine sociale, dall'altra il riconoscimento del valore confuciano della gerarchia e della virtù come presupposto per il corretto funzionamento della società.
Ueshiba Morihei era un adepto di una setta chiamata Oomoto kyō nata pochi anni prima della costituzione dell'Aikidō e dotata delle caratteristiche consuete delle cosiddette "nuove religioni" giapponesi: misticismo, tecniche di possessione spiritica, guarigione tramite l'imposizione delle mani, spinta messianica in vista di un evento cataclismatico in un futuro prossimo.
CONCLUSIONI
Il Kōdōkan jūdō è squisitamente laico e non si interessa di metafisica, prova ne è il fatto che il Maestro Kanō parli di "vigore" (seiryoku 精力), "forza" (力), ma mai di "ki" in quanto energia spirituale che pervade l'Universo. Il Maestro Kanō traccia invece una distinzione fra il jūdō in senso stretto, kyōgi jūdō 狭義柔道, e in senso largo, kōgi jūdō: il primo è da intendersi come tecniche di combattimento rette dal principio dell'impiego più efficace del proprio vigore, mentre il secondo si riferisce all'applicazione dello stesso principio ad ogni campo dell'azione umana.
L'Aikidō è invece rivolto alla metafisica, alla ricerca e all'impiego del "ki" in quanto tale. Le sue idea di "armonia", "energia" e simili sconfinano quindi nel soprannaturale, nello spirituale, e non sono limitate esclusivamente al campo dell'umano e del sociale come lo è invece il Il Kōdōkan jūdō.
Supponendo quindi che il il Maestro Kanō abbia effettivamente visitato il dōjō di Ueshiba, quello che ha detto si riferisce al kyōgi jūdō, cioè all'efficacia dell'Aikidō come una delle espressioni tecniche del principio dell'impiego più efficace del proprio vigore.
Fino alla prossima volta
Acqua Autunnale
gasshō _/\_
il racconto a testimonianza di un personaggio tutt'ora vivente "In your last mail, you wrote about Ueshiba Morihei/Tohei (we used to call him Tohei because the Kanji "Mori" can be read either way. Ueshiba
RispondiEliminaSensei lived in Tanabe City, which is across the bay right infront of
Kawakyu. He asked my father to let him adopt me as his daughter. My
father asked why, and he replied, "I would like to start Aikido in
France and to spread it from there the world over. For that mission, a
woman is better than a man. Your daughter has some quality that is
suitable for the mission."
My father said, "Do you think I let you have my only daughter for
wrestling? Absolutely not!"
Ueshiba Sensei kept visiting and demonstrated some Aikido super
techniques to impress my father and me. I remember him crawling the
wooden ceiling (needless of saying his body was up side down).
We had a 300 tatami banquet hall. Ueshiba Sensei tapped lightly a
tatami, and the tatami flew up in the air, under which he ran, and
reaching the next tatami repeated what he had done. In this way, he
kept running under "floating" tatamis and reached the other side of the
hall.
One time, he flashed "Kiai" to a flying sea eagle. The eagle dropped to
the ground. He gave me the eagle. I cried because I thought it was
dead. Sensei flashed Kiai again, and the bird came to and flew away.
As much as I was amused, I did not want to become his daughter
Abbiamo quindi Ueshiba che fa due cose praticamente impossibili e in aggiunta abbatte un'aquila in volo per poi rianimarla, tutto con il kiai. Il commento incapsula bene la differenza fra un Maestro che dice "il judo è fondato sulla scienza", e un maestro di cui si raccontano episodi paranormali.
RispondiEliminaIl fatto che ci siano alcuni che raccontano queste imprese “metafisiche” non vuol dire assolutamente nulla. Si chiama suggestione. C’è gente che dice di aver visto il crocefisso muoversi solo perché il prete, durante una messa, dice che Gesù è tra noi. Il judo è scienza, sicuramente lo è anche l’aikido dal momento che utilizza l’energia cinetica di uke e la forza di gravità per proiettare ed eseguire proiezioni.
EliminaBuongiorno Paolo. Vuol dire parecchio, in effetti, dal momento che il primo a mettere in giro queste storie era il fondatore dell'Aikido in prima persona. Sicuramente conoscerà il suo racconto di come un "dio" avesse avvolto il suo corpo in una luce dorata, potenziando le sue abilità di combattente. (La luce dorata è un riferimento alla neoreligione del Kongokyo, da cui il fondatore dell'Oomotokyo e "maestro" di Ueshiba, Deguchi Onisaburo, prese a piene mani, ma può trovare i dettagli nell'articolo "il lato oscuro dell'Aikido).
EliminaChe ci sia una spiegazione biomeccanica, scientifica e razionale, per quello che succede in una tecnica di Aikido siamo d'accordo. La differenza è che nell'Aikido spesso e volentieri si vorrebbe farci credere che questo è dovuto a una misteriosa forza mistico/spirituale, mentre nel Kodokan judo è questione di squilibrio.
Non conosco il racconto di cui lei scrive ma Ueshiba non ha mai messo in giro queste storie. Semmai, sono stati alcuni dei suoi studenti diretti, facilmente suggestionabili, ad ingigantire determinate parole di O’sensei che abbracciavano la sfera spirituale. Nessuno vuol far credere che l’aikido abbia qualcosa di mistico e spirituale e, ripeto, se l’aveste praticato sapreste che si basa su semplici principi di fisica per cui si riesce sempre a proiettare uke sfruttando la sua stessa forza tramite il percorso a minor dispendio energetico. Pertanto, più forte attaccherà uke, più facile sarà eseguire una tecnica. Per poter creare l’Aikido, Ueshiba aveva ben chiaro questi principi, e non gli sono certo discesi da un Dio. Suvvia, siamo seri.
EliminaVorrei ricordarvi che vi sono tanti racconti mistici anche su Bruce Lee messi in giro da suoi allievi e da attuali praticanti di JKD.
Le raccomando la lettura dell'articolo suddetto, e poi ne riparliamo. A meno che lei seriamente non sia a conoscenza del fatto che Ueshiba era allievo di un santone fondatore di una setta estremista, e ne ha incorporato gli insegnamenti nella filosofia dell'Aikido. Senza nulla togliere alla parte tecnica, che venendo dal jujutsu tramite Takeda Sokaku ha la sua ragion d'essere.
EliminaQuesto, nella fattispecie: "The following year, he had a profound spiritual experience, stating that, "a golden spirit sprang up from the ground, veiled my body, and changed my body into a golden one." After this experience, his martial arts technique became gentler, with a greater emphasis on the control of ki". E' sulla pagina inglese di Wikipedia, ed è riportato probabilmente nel libro "I Maestri del Budo" di John Stevens.
EliminaSi sbaglia, io sono ben a conoscenza del fatto che Ueshiba seguì Onisaburu Deguchi per almeno 8 anni della sua vita. Ma questo non vuol dire che si considerasse un santone a sua volta, sicuramente aveva integrato il suo credo spirituale con la pratica ma è ben altra cosa. Il maestro Hiroshi Tada, uno dei suoi allievi diretti nonché fondatore dell’aikikai, non ha mai fatto riferimento ad aspetti spirituali/mistici o ad imprese sovrannaturali. Solo la pratica meditativa, come la respirazione kinorenma ha qualche connotato spirituale quando si fa riferimento al ki dell’universo. Per il resto, ripeto, in oltre 20 anni di pratica non ho mai sentito alcun maestro serio parlare di sciocchezze sovrannaturali in riferimento a Ueshiba. La stessa storia fantascientifica che vuole Ueshiba in grado di schivare i proiettili deriva, molto più probabilmente, dai deliri di qualche suo allievo in conseguenza ad un fatto “forse” realmente accaduto che vide Ueshiba disarmare qualcuno che stava per sparargli. Ad ogni modo, tutto questo non può in alcun modo sminuire la figura di un maestro che ha inventato una splendida arte marziale che nulla ha da invidiare a nessuno. Saluti.
EliminaE' libero di avere la sua opinione. Purtroppo, che Ueshiba raccontasse storie del genere, come del fatto che sia andato in Mongolia a cercare Shangri-la insieme a Deguchi facendosi quasi uccidere (e raccontando che vedeva le anime di chi voleva sparargli brillare al buio...), o il fatto che dicesse di essere in grado di abbattere uccelli in volo con la forza del Kiai (veda il succitato libro di John Stevens), o che fosse capace di scomparire e riapparire a distanza di metri, sono tutte circostanze documentate. Così come è una circostanza documentata che abbia offerto asilo a criminali di guerra di classe A mentre si celebrava il processo di Tokyo. Così come ci sono video di lui che alza le braccia e la gente gli cade intorno. Senza nulla togliere a chi è genuinamente appassionato di Aikido, naturalmente.
EliminaAnche lei è libero di pensarla come vuole, ma lei parla di “fatti”’ come se li avesse vissuti in prima persona, semplicemente perché avrà letto qualche biografia romanzata. Mi perdoni ma io, a differenza sua, vivo da oltre 20 anni l’Aikido e ho ascoltato le esperienze di maestri e allievi diretti di Ueshiba e non mi baso su aneddoti e su presunti “fatti” da lei citati. I video dove alza le braccia al cielo e la gente “gli” cade intorno vanno interpretati come esibizione stilistica e non certo come una reale tecnica marziale. Furono ripresi negli ultimi anni della sua vita quando, sulle efficacia della tecnica, non aveva più bisogno di dimostrare nulla a nessuno. Vada a guardarsi invece video come questo
Eliminahttps://youtu.be/98yRuBkUBGQ?si=_tZSE72ByeVZc6YJ
Pratichi e poi parli, ,così come io parlerei del
Judo o del suo fondatore solo se avessi almeno 10 anni di pratica. solo con la pratica si possono capire determinate cose di O’sensei.
No forse non è chiaro: quello che usiamo noi per gli articoli non sono cose dette da qualcuno e riportate da qualcun altro. Sono o fonti tradotte direttamente dal giapponese da traduttori professionisti, oppure autori in lingua inglese le cui affermazioni e conclusioni vengono ripetute e amplificate da tempo senza mai essere contestate o ritrattate. Le ripeto, che le piaccia o meno, che le affermazioni di Ueshiba sono di Ueshiba stesso, non sono arrivate de relato. Poi può piacere o non piacere, e nessuno qui sta contestando la validità delle tecniche di jujutsu che lui ha usato come base per l'Aikido. Qui si parla culti settari dagli insegnamenti discutibili propugnati da personaggi a dir poco equivoci e abbracciati da tutta una serie di persone che hanno fatto determinate cose nella loro vita.
EliminaE per quanto riguarda il "pratichi, poi parli", capisce anche lei che non è un'obiezione sensata. Sarebbe come se io le dicessi "studi vent'anni di giapponese vivendo là e poi venga a contestare nel merito una traduzione dall'originale", le pare?
EliminaE lei non ha chiaro ciò che ho scritto io. Le fonti di cui lei parla chi le ha redatte? Allievi diretti di Ueshiba? Se la risposta è affermativa, allora le posso assicurare che sono state influenzate dalla suggestione che O’Sensei generava in essi. Non sono state scritte da allievi diretti? In questo secondo caso, le informazioni per la scrittura delle fonti saranno state ottenute in maniera indiretta ed, ancora una volta, possono essere state influenzate da errate interpretazioni delle parole di O’Sensei. Attenzione, non nego che nell’ultimo periodo della sua vita O’Sensei abbia esacerbato la parte spirituale rispetto a quella marziale, ma questo non inficia in alcun modo il fantastico retaggio marziale che ha lasciato al mondo. Nikola Tesla perse il senno nell’ultimo periodo della sua vita ma nella comunità scientifica nessuno si sogna di “deriderlo” perché questa sua eccentricità è ampiamente compensata da ciò che di grande ha fatto nella sua vita. Per quanto riguarda la pratica, ha perfettamente senso quello che ho scritto in quanto, ripeto, solo dopo una lunga pratica alcune parole di O’Sensei possono essere interpretate non alla lettera ma in un contesto diverso (se si è dotati di razionalità ovviamente).
EliminaSe controlla le risposte precedenti, vedrà che c'è scritto ripetutamente che nessuno contesta la bontà tecnica dell'aikido in questa sede. Lei si ostina però a negare l'ovvio e l'evidente. Lo può fare, ma non cambia i fatti. Non ci si può nascondere dietro la "suggestione". Ueshiba ha detto quello che ha detto e ha fatto quello che ha fatto, questo non si cambia. E' andato in Mongolia a cercare Shangri-la perché convinto dal suo "maestro" Deguchi che il mondo stesse per finire. Ha imparato e praticava le tecniche di possessione chinkon-kishin 鎮魂鬼神 della Honda Reigaku, che come immagino sappia servono, a dir loro, a farsi "possedere" da un kami. Ha detto di essere stato posseduto da un kami che ne ha avvolto il corpo in una luce dorata. Ha detto che era in grado di abbattere gli uccelli in volo con la forza del kiai e poi riportarli in vita, etc.etc. Non sto a farle l'elenco, perché è veramente lungo. Guardi solo il termine che usa lei. "O Sensei" è tipico dei nuovi culti settari, come l'Omoto kyo e il Soka gakkai, e tipicamente riservato ai loro fondatori. Non c'è nessun maestro di arti di combattimento tradizionali che si faccia chiamare "o sensei", o di Kodokan judo, o di Karate, per dire. E va benissimo, a ciascuno il suo. Ma non tiriamo fuori il "contesto" o l' "interpretazione".
EliminaNon è
EliminaIo non mi ostino a negare “l’evidente”. Mi pare di aver scritto che non nego il fatto che nell’ultimo periodo della vita di O’Sensei (mi perdonerà se lo chiamo così, deviazione professionale), l’aspetto spirituale e mistico abbia sovrastato quello marziale. Contesto il fatto che lei non dia rilevanza all’aspetto della suggestione che invece gioca un ruolo estremamente importante nel travisare determinati insegnamenti. Ad esempio, nel Kinorenma si parla di “assorbire il ki dell’Universo”, un allievo facilmente suggestionabile potrebbe facilmente credere si possa davvero assorbire questa energia dal momento che, fisicamente, questa respirazione porta ad un riscaldamento del corpo. Questo riscaldamento non è dovuto ad una fantomatica energia mistica, bensì la respirazione diaframmatica attiva tutta una serie di meccanismi nervosi e cellulari che producono un riscaldamento reale. Le rammento che molte sette attuali attirano adepti tramite la forza dirompente dell’auto-suggestione, è questo è innegabile.
EliminaSu questo siamo daccordo. Mi permetta un esempio. Cito da "The Spirit of Aikido" di Ueshiba Kisshomaru, p.53. "As in adult classes, the students begin with the preliminaries, such as the funakogi (boat rowing) and the furitama (ki settling) exercises. These were devised by the Founder, when he realised that “this self is non other than the universe” as methods of inviting the divine essence into one’s own center."
EliminaKisshomaru ci dà una serie di informazioni fallaci. Funakogi 舟漕ぎ e 振魂 sono due tecniche tipiche dei nuovi culti settari come l'Omotokyo e il Tenrikyo. Il Funakogi serve come mediatore per il processo di possessione da parte del kami, mentre il furitama (che vuol dire "tremore dell'anima, n.d.R) si suppone serve per armonizzare l'anima con il kami. Si tratta in entrambi i casi, ripeto, di tecniche studiare per facilitare o invocare la possessione del praticante da parte di un kami, e fanno parte del chinkon kishin 鎮魂鬼神.
Più importante ancora, Kisshomaru sta descrivendo esercizi che vengono fatti fare ai bambini come preparazione iniziale. Quindi sì, senz'altro. Sette e culti vari usano la suggestione. Qui la questione è un po' più complicata, ma questi sono insegnamenti del maestro e parole del suo erede, non mie.
Sono parole
EliminaBenissimo, allora un allievo dotato di raziocinio non interpreterà mai alla lettera queste parole. Difatti, praticando, realizzerà che ciò che accade riguarda esclusivamente la sfera neuro-chimica del nostro corpo. Durante l’allenamento però, cercare di visualizzare nella mente questa energia che attraversa il corpo dalla testa alla punta dei piedi aiuta concretamente ad attivare questo processo. Tutto ciò per dire che non è l’Aikido in sé che vuole far credere di avere una forza mistica (come leggevo in uno dei suoi commenti iniziali) bensì alcuni (non tutti) allievi del fondatore che hanno interpretato alla lettera la sua filosofia. Il maestro Hiroshi Tada, forse l’unico allievo diretto del fondatore ancora in vita ed unico maestro che la mia scuola riconosce, non ha mai tentato di vendere teorie mistiche.
EliminaApprezzo il tentativo di difesa a oltranza, ma "il maestro l'ha detto ma non lo intendeva davvero" non è una linea difendibile. Ueshiba era convinto che il ki esistesse davvero e che l'essere umano potesse essere posseduto da un kami invocato tramite determinate pratiche, c'è poco da fare.
EliminaNo guardi io non voglio difendere ad oltranza nessuno. Quello che scrivo, lo scrivo con cognizione di causa. E’ lei che insiste nel considerare certo ciò di cui non può essere certo. Solo la scienza (e non tutta) è certa, il resto è opinabile. Anche la storia, spesso, non è esattamente come viene raccontata nei libri dal momento che è influenzata dalle opinioni e dalle credenza dello storico. Può dire e pensare quello che vuole ma non ha e non potrà mai avere prove inconfutabili di ciò che scrive.
EliminaDecisamente no. La scienza è tutto fuorché certa, come fanno ben presente persone come Richard Dawkins. I testi invece sì. Ora, abbiamo un testo del FIGLIO di Ueshiba che fa delle affermazioni mai contestate né ritrattate, in cui fa riferimento direttamente a pratiche usate per provocare possessione da parte di un kami, che fanno parte dell'armamentario delle nuove religioni. E' un dato di fatto inoppugnabile. Se conosce il giapponese e cerca quello che Ueshiba ha detto (non scritto, perché non era uno che scriveva avendo un livello di istruzione mediobasso) e se cerca la sua biografia, trova lo Honda Reigaku e un fanatico religioso (Deguchi Onisaburo) con cui si è fermato a studiare e il cui pensiero, che evidentemente sono in pochi a conoscere, ha inserito direttamente nella sua arte marziale. Al punto che Takeda Sokaku, come probabilmente sa, ha rotto con lui DOPO avere vissuto per un periodo insieme a Ueshiba in casa di Deguchi mentre questi sviluppava l'Oomotokyo insieme a Deguchi Nae. Se vuole assumere la prospettiva post-modernista à la Foucault e sostenere che tutto è relativo e interpretabile, è un suo diritto. E' comunque sbagliato.
EliminaGuardi, solo alcune branche della scienza non sono certe, altre (matematica, fisica, chimica ecc) sono certe (fino a prova contraria, ovviamente) che che ne dica questo Richard Dwakins. La stessa scienza che le permette, con “certezza”, di scrivere su un PC i suoi commenti ed inviarli, da remoto, al server che ospita questo sito web. Considerare i testi storici certi quanto poi essi sono, per antonomasia, soggetti alla polarizzazione del pensiero dello storico ed al contesto in cui vive, è “sbagliato”. Ha mai sentito la frase “la storia la scrivono i vincitori”?, non credo che le debba spiegare cosa significhi. Non è tutto relativo, alcune cose non lo sono. Certamente lo è il pensiero. La base di ogni pensiero che si rispetti è il dubbio, solo con esso si cresce. Altrimenti si rimane chiusi nei propri assolutismi, un po’ come fecero Tolomeo e Aristotele.
EliminaDecisamente no. Si informi. La Fisica è la prima a non essere certa. La Fisica quantistica ci sfugge. Cosa ci fosse prima del Big Bang ci sfugge. Siamo proprio fuori strada. Aristotele non era chiuso in nessun assolutismo, Le suggerirei uno studio approfondito dell'ilemorfismo. E siamo tornati a difendere l'indifendibile appellandosi al fatto che certe cose in fin dei conti si possono interpretare e la storia la scrivono i vincitori. Ueshiba le affermazioni che ha fatto le ha fatte prima che il Giappone perdesse la guerra, non dopo. Per cortesia...
EliminaSenta, per favore, questi trucchi mentali Jedi con me non funzionano. Io parlo della scienza che ha fornito prove sperimentali. Lei sta parlando con un ingegnere elettronico, si informi l
EliminaCome topi al formaggio, lei è caduto nel tranello mentale jedi che le ho, cinicamente, teso. Sapevo che stava cercando di arrampicarsi sugli specchi e che avrebbe giocato la carta “fisica quantistica” come ultima spiaggia. Beh, sappia che io intendevo la scienza sperimentale, quella che ha consentito la creazione di le tecnologie che oggi usiamo. Non certo la fisica quantistica che è una branca della fisica che studia dei fenomeni esotici e ancora non del tutto noti. Non faccia il maestrino con me, suggerendomi di informarmi, non attacca. Quando parlavo di assolutismi in riferimento ad Aristotele e Tolomeo mi riferivo alla sistema Aristotelico-tolemaico che per centinaia di anni ha imperato come teoria assolutista. Infine, cosa c’entra la guerra persa dal Giappone? La mia era una metafora per dire che la storia che ci viene raccontata è spesso polarizzata dal contesto. Mi dispiace ma è lei che tenta di difendere ad oltranza il suo indifendibile pensiero assolutista.
EliminaPaolo, come vede i commenti vengono validatin prima della pubblicazione e fino a questo punto nessuno dei suoi è stato censurati. Con l'allusione puerile ai trucchi mentali jedi siamo arrivati purtroppo a fine corsa. Fin dall'inizio non ha fatto che cambiare discorso e correggere a posteriori le sue affermazioni continuamente fallaci e incomplete, mentre come vede le mie non sono cambiate di una virgola. Ueshiba ha detto quello che ha detto e ha fatto quello che ha fatto, e nessuno dei suoi maldestri sofismi cambierà la realtà storica. Ora, capisco la sua foga nel tentativo di trovare qualcosa di sensato da dire in una discussione con chi conosce la materia meglio di lei, ma accetti un consiglio: si fermi quando è ora, prima di degenerare in plateali dimostrazioni di incompetenza come queste. Nessuno è obbligato a venire a informarsi su questo blog. Chi lo fa sa che il tipo di divulgazione che si fa qui risponde a degli standard di un certo tipo e si basa su presupposti molto rigorosi. Sono i testi e le affermazioni verificabili che contano, non le frottole. La saluto caramente.
EliminaIl mio era sarcasmo, se non lo capisce non è un mio problema. I toni li ha alzati lei con la parola “si informi” che è una parola che non tollero in quanto tipica del commento becero da Facebook. Anche io avrei potuto dirle “sì informi” visto che di Aikido non ne sa veramente nulla. Mi dispiace ma qui l’incompetenza non è mia ma di chi ha un pensiero assolutista come il suo. Saluti.
EliminaE con questo torniamo al "non può parlare perché non fa Aikido", che è la difesa tipica degli "esperti" di arti marziali quando qualcuno che sa di cosa parla li mette davanti all'evidenza dei fatti. Se non tollera la parola "si informi", ce ne faremo una ragione. Se non le sta bene quello che legge, nessun problema. Non è obbligato. I fatti restano, i testi pure. Gli esercizi presi dalle tecniche di possessione spiritica, pure. La fede in una "forza misteriosa" che pervade l'universo ( e che non esiste), anche. C'è poco da fare. C'è scritto proprio nel nome della disciplina. Da lì non si scappa.
EliminaGrazie Acqua Autunnale per quanto scrivi, citando fonti, kanji e ogni altra info utile! Nel libro "I maestri del Būdō" J. Stevens scrive di un episodio in cui Ōsensei avrebbe deviato i colpi di 5 moschetti e tutt'intorno la terra sarebbe stata sconvolta dal poderoso Ki di Ueshiba". Non ci sono troppi paragoni da fare tra Kanō e Ueshiba, anche solo la contraddizione fra l'idea di una "Via per la pace" (Aikidō) e ciò che fece in Manciuria il giovane Ueshiba. Mentre Kanō (altra famiglia, altro contesto, ecc.) alla stessa età si ocvupava di codificare il Seiryoku zen'yo kokumin taiiku no kata, al fine di poter fornire a tutti i giapponesi (e poi al resto del mondo) un valido esercizio di ginnastica... Altro discorso (forse potresti farne un articolo...) invece è la quotidianità (2024) ed il fatto che molti ex judoisti abbandonino il Jūdō per cercare nel'Aikidō tutta la marzialità e la "morbidezza" perduta (causa Olimpiadi).
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