Kano Jigoro e i suoi "detti"...
Kano Jigoro e i suoi "detti"...
Il Maestro Kanō era un uomo dalla vasta cultura. Nel corso della sua vita pubblicò numerosi periodici, mettendo per iscritto tanto gli insegnamenti del Kōdōkan jūdō quanto le sue indicazioni su come essi dovessero essere interpretati e tradotti nella pratica.
Quelli che seguono sono brani tratti dagli scritti del Maestro Kanō e tradotti integralmente dagli originali giapponesi, raccolti attorno a una serie di parole chiave. Puoi trovare altri pensiero del Maestro Kanō qui.
Giustizia
Se, conoscendo la metodologia per la difesa personale, si ha la forza d’animo di opporsi alla violenza per la giustizia, coloro che tramite la violenza si propongono di intimidire le persone scompaiono.
(L’essenza del Judo)
Il Kōdōkan ha istituito il Centro di Ricerca sul Bujutsu e ci si aspetta che porti a termine una ricerca approfondita avente come base il bujutsu unico della nostra Nazione e consultando le tecniche di combattimento delle altre nazioni, incoraggi lo spirito combattivo e l’esercizio costante alle tecniche di combattimento, nutra lo spirito di difendere sempre il Kokutai, sostenere la giustizia ed eliminare la malvagità, e far avere la consapevolezza, in caso di emergenza, offrire il proprio corpo e il proprio cuore per lo Stato, come un popolo all’unisono.
(In merito al kodokan judo, alla missione del kodokan e alla sua opera)
Etica
Come dico sempre, il jūdō ha grande valore tanto come educazione fisica quanto come educazione etica ed intellettuale.
(La dimostrazione dello spirito culturale del Kodokan)
Non vi è nulla da imparare dalla mera ripetizione pura e semplice dell’esercizio al combattimento. Allo stesso modo, cercando di parlare di educazione etica, ci si deve impegnare per costruire buone abitudini e nutrire le qualità morali utilizzando ogni opportunità.
(La dimostrazione dello spirito culturale del Kodokan)
Competizioni
Quando il modo dell’incontro competitivo è ragionevole esso possiede interesse, e non sono pochi gli effetti che ha come educazione, certamente, ma anche come addestramento mentale all’intelletto e all’etica. Inoltre, è un modo appropriato per promuovere e diffondere il jūdō. Per raggiungere adeguatamente questo fine tramite gli incontri competitivi, il pensiero di coloro che si affrontano deve essere conformarsi da cima a fondo allo spirito del jūdō.
(La dimostrazione dello spirito culturale del Kodokan)
Se ci si esercita nelle arti di combattimento uniche del Giappone si può nutrire naturalmente lo spirito dei giapponesi, e inoltre è possibile svolgere addestramento mentale all’etica, ma se ci si perde delle competizioni d’origine straniera anche l’anima finisce naturalmente per diventare straniera.
(Judo e attività competitive)
Sovrano
Dunque perché i bushi del passato erano abili nelle tecniche di combattimento e comprendevano anche il bushidō? Perché mentre si impadronivano delle tecniche di combattimento, contemporaneamente ricevevano quell’insegnamento in particolare. Questa logica è uguale anche oggi. Per quanto ci si eserciti nelle tecniche nel dōjō, oltre al coraggio e all’audacia, non si può sperare di ottenere se non quello che naturalmente viene nutrito accompagnandosi all’esercizio. Lo spirito di reverenza per il Sovrano, la lealtà, la decenza, se non vengono aggiunte a parte e insegnate, non sono possibili solo tramite l’esercizio alla tecnica.
(Annuncio a tutti gli allievi)
L’altro espediente può essere chiamato stile coreutico. Poiché il piano è dimostrare diverse idee, sentimenti, movimenti del cielo e della terra, tramite i movimenti dei quattro arti, il collo, il tronco, si può concepire una coreutica che esprima il significato di (avere come, n.d.T.) fine di nutrire lo spirito di lealtà al sovrano e amore per la patria, il sentimento dell’etica, l’interesse elevato. Se queste cose venissero praticate ampiamente, si riuscirebbe (a fare, n.d.T.) educazione fisica mentre si ottiene il fine di rendere efficace la vita umana.
(In merito al significato radicale del judo)
Esercito
Così come all’individuo è necessario il bujutsu per nutrire la forza per difendere se stesso e lo spirito della propria risolutezza, allo Stato è necessaria la difesa dell’Esercito, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare per preservare il proprio prestigio.
(In merito al Kodokan judo, alla missione del Kodokan e alla sua opera)
Guerra
Così, il risultato della nostra dottrina è, per ciascun individuo, un corpo sano e forte, una conoscenza e un’etica superiori, un’economia familiare florida, realizzare una società armoniosa, progredire la cultura, e stabilire uno stato dall’economia ricca e dai preparativi di guerra completi.
(La missione dell’Associazione Culturale del Kodokan e la speranza nei confronti dei membri dell’Associazione)
Pratica
Osservando la situazione pratica del mondo odierno, fino a che punto le persone lottano senza necessità e smorzano a vicenda il proprio vigore? Per chi danneggia qualcuno o gli provoca una disgrazia è come sputare verso il cielo, ritorna tutto su di sé. A chi aiuta qualcuno o lo rende felice, a maggior ragione qualcosa di buono torna a sé. Le persone, senza capire questa semplice teoria, senza posa lottano e sono in conflitto. La dottrina dell’ “impiego più retto del proprio vigore” e della “la mutua prosperità di sé e dell’altro” non afferma: combattete per ciò che si deve combattere e abbandonate ciò che deve essere discusso. Consiste in: abbandonate le lotte non necessarie e dannose.
(Spiegare la sostanza del Kōdōkan jūdō, includendo la metodologia di addestramento mentale per i membri del Kōdōkan e dell’Associazione Culturale)
Vittoria
Negli anni recenti, guardando gli incontri competitivi scolastici, viene spesso il dubbio che il fine nobile del jūdō sia stato dimenticato, e che esso venga forse confuso con la vittoria e la sconfitta immediate. Naturalmente, è ovvio che in un combattimento vincere sia un bene e perdere sia un male. Tuttavia, anche nella vittoria.
(La dimostrazione dello spirito culturale del Kodokan)
Bushido
I bushi sono la classe più alta, e l’etica applicata fra i bushi era l’etica più alta di tutte. Ecco perché anche io sono d’accordo con l’incoraggiamento del bushidō oggigiorno, ma (l’atteggiamento, n.d.T.) dei bushi del passato detto “usare lo stuzzicadenti anche senza avere mangiato” va bene per indicare il loro orgoglio, ma se ci si comportasse così andando alla guerra commerciale con l’esterno la sconfitta sarebbe certa. Quando c’è da competere per il profitto, si deve competere. Pertanto, sono d’accordo a stimare il bushidō, ma in ciò che si dice essere umano vi è anche altro oltre al bushidō, rispetto ciò che deve essere rispettato, ma il combattimento e cultura sono come le due ruote di un carro, come le due ali di un uccello, vivere in società solo come bushi è sbagliato.
(L’essenza del judo)
Budo
Il jūdō che io ho cominciato a spiegare, fin dal principio non è semplicemente bujutsu o budō, ma è un grande metodo per l’essere umano che comprende combattimento e cultura.
(Annuncio a tutti gli allievi)
Il bene e il male
Quindi, che cos’è “bene”? Ciò che aiuta la perpetuazione e l’avanzamento della vita collettiva è bene, ciò che lo ostacola è male. Ciò che tradizionalmente viene spiegato come fedeltà e amore filiale, fiducia e dovere, è bene perché è efficace nell’aiutare la vita collettiva della nostra nazione, ciò che gli si oppone è male. Inoltre, anche aiuto reciproco e cedere l’un l’altro, e la mutua prosperità di sé e dell’altro sono bene, perché tramite aiuto reciproco e cedere l’un l’altro e la mutua prosperità di sé e dell’altro vengono compiuti la perpetuazione e il progresso della vita collettiva e della vita sociale. Questo è il significato radicale del jūdō. Quando questo significato radicale si applica all’attacco e alla difesa si formano i kata e il randori. Quando lo si applica per migliorare il proprio corpo, diventa educazione fisica. Quando lo si applica per affinare l’intelletto e nutrire l’etica diviene metodologia di addestramento mentale all’intelletto e all’etica. Quando lo si applica alla pluralità di cose che le persone fanno in società, ai bisogni fondamentali, alle relazioni sociali, al lavoro, all’amministrazione, diventa metodologia per la vita sociale. Così, il jūdō odierno non si ferma al semplice esercizio di tecniche di combattimento all’interno del dōjō, essendo riconosciuto come appropriato quale principio guida per le mille cose che la gente fa in società.
(Diveniamo chiaramente consapevoli della differenza fra jujutsu e judo)
Kokutai
Il jūdō spiega la necessità di venerare la Casa Imperiale, enfatizza il dover difendere il kokutai, ma ciò è il risultato del principio del jūdō, non qualcosa che è stato legato alle tecniche di combattimento dall’esterno.
(Annuncio a tutti gli allievi)
Nazione
Oggi la nostra nazione si sta scontrando in molti sensi con una crisi nazionale, ma anche tutte le altre nazioni del mondo sono afflitte sia da problemi interni in merito alle relazioni internazionali. In entrambi i casi per venire a capo di queste difficoltà e rendere il futuro un domani luminoso, non riesco a pensare che vi sia alternativa alla diffusione del nostro Kōdōkan jūdō, né metodologia più valida.
(Sperare nell’unione armoniosa degli allievi trattando della missione del jūdō)
Così come la nazione necessita della difesa nazionale, l’individuo necessita di una metodologia per la difesa personale.
(L'essenza del judo)
Se non c’è questa abitudine, se non ci si è esercitati in questo, nel caso in cui temporaneamente vi sia una disputa i paesi stranieri il popolo non riesce a proteggere davvero la nazione. Non si possono avere soldati che fuggono perché temono il nemico. Tramite l’esercizio alle tecniche di combattimento si deve nutrire la risolutezza di voler combattere per la nazione, pur affrontando il pericolo.
(L’essenza del judo)
Judo
Il Kodokan judo, come tutti oggi sanno, è un addestramento al metodo della cultura e del combattimento evolutosi dal jūjutsu del passato.
(La missione del Kodokan judo)
Dovere
Fra i nostri allievi di jūdō, non sono pochi coloro ai quali sono conferite responsabilità nei confronti della società e dello Stato, chi alzandosi presto, chi (lavorando, n.d.T.) nei campi. Vi saranno fra di essi coloro che avranno potuto portare a termine a dovere e fino in fondo (il proprio incarico, n.d.T.), nei casi in cui persone normali, non riuscendo a sopportare il compito, lascerebbero il lavoro a metà, grazie alla forza del proprio cuore e del proprio corpo che hanno nutrito tramite il jūdō
(La dimostrazione dello spirito culturale del Kodokan)
Differenze
l jūdō è profondo e vasto, ma non è qualcosa che tutte le persone debbano apprendere alla stessa maniera. Coloro che vogliono studiarlo come tecnica di combattimento è bene lo studino come tecnica di combattimento, coloro che pensano di studiarlo come educazione fisica si impegnino in quell’ambito. È bene indirizzarsi verso gli ambiti preferiti, addestramento mentale all’intelletto e all’etica, metodologia di vita quotidiana, studiare approfonditamente e mettere in pratica.
(Spiegare la sostanza del Kōdōkan jūdō, includendo la metodologia di addestramento mentale per i membri del Kōdōkan e dell’Associazione Culturale)
Termina qui Kano Jigoro e i suoi "detti".
Fino alla prossima volta
Acqua Autunnale
gasshō _/\_
Ho letto riletto e studiato per anni il pensiero del Sig. Kano anche.sotto la guida del Maestro Cesare Barioli che per primo ha fatto tradurre.e tradotto i Fondamenti del Judo almeno in.italiano conoscendo per la prima volta il pensiero del fondatore. Se qualcuno è in grado di tradurre il libro ancora meglio...ben venga. Sergio Olivieri ( quinto dan di Judo)
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