L'Islam proibisce la pratica del judo?

 

 

Il Kōdōkan jūdō e l'Islam

Kanō Jigorō sviluppò il Kōdōkan jūdō perché fosse accessibile senza distinzioni di età, genere, orientamento politico e fede religiosa.

Oggi, il jūdō conta oltre 50 milioni di praticanti, buona parte dei quali in nazioni con una forte presenza musulmana.

Il Profeta Muhammad era egli stesso addentro alla lotta corpo a corpo, e affrontò con successo un avversario più forte e più esperto di lui.

Capire se l' Islam proibisce la pratica del judo, cioè se il judo è haram, può aiutare istruttori, allievi e famiglie a trovare l'intesa giusta. 

 

Come capire se l'islam proibisce la pratica del judo

 

Lecito e proibito

Per descrivere qualcosa come lecito, cioè ḥalāl  حلال, oppure ḥarām حَرَام, ossia proibito, la giurisprudenza islamica si avvale di criteri molto precisi:

  • Il Corano, dal quale deriva la Sharī’a   شريعة ("via" "cammino" dell'essere umano, vicino al concetto di dō )
  • Gli ahadith أحاديث, cioè aneddoti inerenti al Profeta Muhammad o ai suoi compagni.

Come si può dunque stabilire se il judo è haram?

 

Come capire se l'Islam proibisce la pratica del judo?

Sunnah e Ahadith

Un comportamento attestato nel Profeta o nelle prime tre generazioni dei suoi seguaci (Salaf سلف), è considerato Sunnah سنة, cioè un modello da seguire per ogni persona musulmana. Esistono tre tipi di Sunnah:

  • Parole specifiche (Sunnah Qawliyyah)
  • Abitudini e pratiche (Sunnah Fiiliyyah)
  • Approvazioni silenziose (Sunnah Taqririyyah)

La definizione di ciò che è Sunnah si appoggia molto spesso sulla tradizione degli ahadith, cioè l’attestazione di ciò che Muhammad , o un suo seguace delle prime tre generazioni, ha detto, fatto, o tacitamente approvato.  

Gli ahadith sono a loro volta classificati in veri, accettabili, deboli, o inventati. Perché un hadith  حديث sia considerato vero, si deve poter dimostrare una linea di trasmissione ininterrotta in almeno tre fonti diverse fino risalendo fino a una delle prime tre generazioni dei seguaci di Muhammad .

 

La lotta di Muhammad contro Abu Rukana

Uno degli hadith narrati da al-Shāfiʿī racconta di un combattimento corpo a corpo fra il Profeta e un uomo chiamato Abu Rukana, appartenente alla tribù dei Qurayshi. Abu Rukana sfidò Muhammadﷺ  a battersi con lui, per dimostrargli la fondatezza del suo messaggio. Pur essendo più debole e meno avvezzo allo scontro, il Profeta riuscì a buttarlo a terra per tre volte, lasciando l’esperto combattente stupito e confuso. Per buona misura, il Profeta gli dimostrò la forza della propria fede facendo sì  che un albero di mirra rispondesse al suo comando di muoversi verso di lui e poi di tornare alla posizione originaria. 

(Vedi la fonte qui)

Lo scontro fra Muhammad e Abu Rukana indica che la pratica del combattimento corpo a corpo è di per sé accettabile, in quanto comportamento attestato nell’esempio del Profeta. Dunque, il judo non è haram? In linea di principio no, ma non è così semplice. Per comprendere il problema, occorre spingersi più a fondo nei fondamenti della fede islamica.

 

Come capire se l'Islam proibisce la pratica del judo?

I Cinque Pilastri

La pratica dell' Islam si fonda su cinque azioni basilari, conosciute come i Cinque Pilastri:

  1. Professione di fede (Shahāda)
  2. Preghiera (Salat)   
  3. Digiuno nel mese sacro (Ramaḍān)
  4. Elemosina (Zakat) 
  5. Pellegrinaggio alla Mecca, per chi ne è in grado (Hajj)

La preghiera occupa un posto di speciale importanza nella vita di una persona osservante. Viene svolta cinque volte al giorno, secondo modalità ben definite, e comprende per ciascun caso un numero predeterminato di inchini e di prostrazioni. Durante la preghiera, il musulmano si prostra per indicare la propria sottomissione a Dio, e si alza in piedi a indicare il compito ricevuto da Dio di custode del Creato.

 

Come capire se l'Islam proibisce la pratica del judo?
Ruku (inchino) durante la preghiera

Il tawḥīd

Nell’Islām, il termine tawḥīd توحيد, indica l’assoluta unicità di Dio, e in quanto tale Dio è l’esclusivo oggetto della venerazione della persona musulmana. Nel corso della preghiera, questo viene simboleggiato dall’atto di sollevare il singolo dito indice. 

 

Come capire se l'Islam proibisce la pratica del judo?

Nulla al di fuori di Dio può essere adorato senza commettere il peccato di shirk شرك , o idolatria.

Qui nasce il problema. Il saluto in piedi, ritsurei 立礼, o il saluto a terra, zarei 座礼, sono estremamente simili alle azioni compiute nel corso della preghiera. Per alcune correnti particolarmente severe, come quella Salafita e Wahhabita,  compiere un gesto assimilabile alla preghiera nei confronti di un altro essere umano equivale a commettere il peccato di idolatria, ed è dunque proibito.

 
Come capire se l'Islam proibisce la pratica del judo
Sajdah (prostrazione) durante la preghiera


Come capire se l'Islam proibisce la pratica del judo
Zarei 座礼 (saluto da seduti) nel jūdō

Rispetto e Sportività

Il mondo islamico non ha un’unica figura di riferimento dotata della facoltà di stabilire inequivocabilmente la posizione della religione su un dato problema, alla maniera del Papa cattolico o del Dalai Lama del buddhismo tibetano, perciò esperti diversi possono avere idee diametralmente opposte.

Nel 2019, un esperto appartenente alla corrente salafita, Yasser al-Borhamy, ha emesso una sentenza (fatwa) nella quale descriveva la pratica delle arti marziali come “un abominio”, proprio per via dell’uso dell’inchino come forma di saluto.

La risposta di Ahmed al-Bahi, un esperto dell’Università Al-Azhar del Cairo, considerata il più prestigioso centro di studi islamici al mondo e apertamente critica verso le interpretazioni dell'Islam troppo estremiste, ha chiarito che “prostrarsi con l’intenzione di glorificare una creatura alla maniera di Dio è completamente proibito. I musulmani devono inchinarsi solo di fronte a Dio. Tuttavia, questo non deve essere confuso con l’intenzione moderna di inchinarsi fra avversarsi in alcuni sport, il che è considerato un segno di rispetto e una dimostrazione di sportività”.

 

Conclusione

L'Islam proibisce la pratica del judo? In quanto tale, il jūdō non è ḥarām poiché il combattimento corpo a corpo è un comportamento attestato in Muhammad , e quindi costituisce Sunnah. Il parere espresso dall’Università Al-Azhar afferma che esiste una differenza di intenzione fra inchinarsi di fronte a una persona per glorificarla e inchinarsi come segno di rispetto per un compagno durante la pratica sportiva, dunque non costituisce idolatria (shirk).

 
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